Artisti: Edoardo Volpi Kellermann, compositore, scrittore, docente
Edoardo Volpi Kellermann, anno del Drago 1964, fondatore e amministratore di Tolkieniana Net, co-fondatore e amministratore di Tolkien Italia, organizzatore del Festival Tolkieniana Net.
Tolkien, concependo la Terra di Mezzo, ha creato un enorme affresco ricco di particolari, un intero mondo con la sua storia e geografia, i suoi popoli e i relativi linguaggi.
È significativo che proprio dai linguaggi sia nata quest’opera ciclopica, dalla passione dell’autore per il suono e la musicalità dell’antico Norvegese, del Gallese, dell’Anglosassone, che sfociò nella creazione degli idiomi elfici.
Non essendo Tolkien un musicista, non esistono descrizioni degli stili e degli strumenti musicali utilizzati dai popoli della Terra di Mezzo paragonabili alla cura quasi maniacale con la quale vengono riportati gli alfabeti, i fonemi e le relative pronunzie. Eppure l’universo tolkieniano è particolarmente ricco di musica, anzi viene creato con la musica…
Da La Musica nella Terra di Mezzo, di EVK
Così come Tolkien recupera a più livelli le radici mitiche della cultura indoeuropea e le ripropone in una visione più moderna e vasta, così come la mitologia tolkieniana rielabora e fonde a più livelli numerose fonti più antiche, così la musica della Terra di Mezzo, se vuole perlomeno avvicinarsi a rappresentare artisticamente un affresco letterario tanto esteso, non può essere mono-stilistica, ma anch’essa rielaborare e fondere gli stili e le esperienze musicali del passato in una chiave nuova.
Ognuno di noi ha avuto modo di provare quel particolare brivido che scorre lungo la schiena all’ascolto di musiche che corrispondono alla nostra particolare sensibilità, e molti di noi lo hanno provato durante la lettura di Tolkien, che ha questo dono, insieme a (pochi) altri autori di letteratura: il dono dell’Aedo, del narratore, colui che ci incanta con la potenza della storia narrata, che si fa musica essa stessa. Ecco allora che la parola scritta si sublima in suoni inaudibili alle orecchie, ma che arrivano dritti al nostro cuore.